Gestione del tempo:un’arte che si impara…col tempo

Ho iniziato a lavorare nel 2000. Non ero ancora laureato e avevo la certezza che il lavoro è quella cosa che fai per 8 ore della giornata e che ti permette di vivere dignitosamente nelle 16 ore restanti.

Dopo più di 15 anni mi guardo indietro e vedo uno scenario che mi sembra inaccettabile.

Lavoro a circa tre progetti contemporaneamente e ho due figli e, ovviamente una moglie.

La mattina mi alzo alle 6.20 faccio un’ora di nuoto e poi sono pronto per tutto ciò che mi attende.

Context switching. Si, dovrebbe chiamarsi così, l’atto di cambiare contesto del lavoro.

Semplice scriverlo. Molto meno padroneggiarlo. Io ho speso tantissimo tempo a lavorare su me stesso ed essere in grado di muovermi da un contesto lavorativo all’altro, più volte nella stessa giornata.

Si ok, ma vi starete chiedendo, cosa centrato con DDDDD?

Beh quando ho deciso ( o mi ha fregato Sayo) di lavorarci, mi sono fatto bene i miei conti in termini di tempo. E ho anche pensato a come lavorare con Rosario ma praticamente sempre ,senza, Rosario.

Ci siamo visti ad oggi, da agosto, solo una volta, per quella pizza. Il resto del lavoro viaggia su Messenger, WhatsApp e Trello.

Conoscete Trello? No? Neanche Rosario. In realtà avrebbe dovuto conoscerlo visto che gli feci un account circa tre anni fa per una mia startup. Ma non mi ha mai cagato neanche di striscio.

Oggi invece lo usa(bastardo) e lì ci scriviamo, per tenere traccia di come andare avanti, la visione di ogni scenario del gioco etc etc. lì mi invia gli sprite che integro via via nel gioco.

( Ma perché io non ho una cazzo di caricatura? Ne Rosa’? Na cosa che abbia a che fare con codice e bbq, va bene...)

Sto scrivendo, non certo per spiegarvi Trello, potete usare qualsiasi tool di light project management, ma per dirvi che se vi lanciate in un progetto vostro, dovete essere organizzati. Pianificare un’azione per ogni sacrosanto giorno. Anche piccola. ma ogni giorno il progetto deve avanzare.

Scrivete, scrivete sempre. Le scelte che fate oggi vi assicuro che ve le sarete dimenticate tra due mesi. Non potete aggiungere questo overhead alle attività che già avete da fare.

Nel mio caso, ho prima pianificato il training di GameMaker.

Mi sono detto: ok fai un piano, oggi impari a integrare gli sprite, domani li muovi, poi le room, le collisioni e così via.

Adesso sono ad esempio indaffarato nei movimenti del player. Sono partito lentissimo, non padroneggiavo lo strumento, ma oggi in pochi minuti do vita ai disegni di Rosario.

Dovete essere duri con voi stessi. Costi quel che costi, ogni giorno dovete avanzare.

Se come me avete più lavori vi do un suggerimento : dividete la vostra giornata in slot da 20 minuti. Ogni 20 minuti avete un task. Dovete proprio fermarvi e pensare

Cosa devo fare per i prossimi 20 minuti?

C’è una illustrazione di Rosario che lo mostra con non so quante braccia davanti a un PC indaffaratissimo. Ogni tanto la tira fuori e cambia lo stato di Facebook.

Ecco va bene. Ma solo se siete indaffaratamente organizzati.

Penso che continueremo così per un po’ ma prima o poi Rosario dovrà fare i conti con Git. Non ho il coraggio di dirglielo, quindi lo leggerà e magari userà Google….

Per adesso procede alla grande, lui la notte mi invia le sue creazioni io di giorno gli do vita.

Stasera devo devo far cagare il nostro player. Cioè farlo camminare nei cunicoli… vi tengo aggiornati

Autore: zioangelo

Napoletano, classe ’75 , appassionato di tecnologie, startupper e tech-addicted. Padre di due bimbi, da sempre appassionato di bbq. Approfittando della tolleranza della moglie, prova a declinare ricette complesse in preparazioni last minute per sfruttare il bbq ogni giorno

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